mercoledì 24 luglio 2013

I Was Here


Violence is not our culture


Diritti e nuove speranze negli accordi conclusivi della 57° Commission on the Status of Women



  La presidente di UN Women Comitato Nazionale Italia, Simone Ovart, ha partecipato alla 57° sessione della Commission on the Status of Women svoltasi dal 4 al 15 Marzo scorso a New York.  

Dopo giorni di confronto e discussione sui diritti da introdurre nelle agreed conclusions, si è giunti ad un documento finale a cui ha apposto la firma anche il rappresentante del nostro Paese.  

Nelle agreed conclusions vengono sanciti diritti fondamentali per le donne che, secondo quanto previsto dal documento finale, devono essere supportati da politiche promosse dagli Stati membri per porre fine alla violenza contro le donne e ad ogni forma di violenza a loro diretta.  

In particolar modo vengono esortati gli Stati membri a: condannare ogni forma di violenza o discriminazione contro le donne astenendosi dall’utilizzo di qualsiasi giustificazione legata a tradizioni o religioni, a promuovere la piena inclusione delle stesse nel mondo economico e del lavoro attraverso il quale viene garantita loro l’indipendenza, ad aggiornare i sistemi giuridici nazionali per garantire la protezione e l’efficienza della legge contro le violenze di genere e a formare in maniera adeguata, in un’ottica di gender-sensitive, le forze dell’ordine facilitando in tal modo il contatto con le donne vittime di violenza che hanno intenzione di sporgere denuncia. 

Inoltre viene sancito chiaramente il dovere per gli Stati firmatari di informare, specialmente i giovani, riguardo alle malattie sessualmente trasmissibili e riguardo ai metodi per evitarle. 

Viene ribadito il dovere degli Stati membri di proteggere i diritti umani delle donne specialmente quelli che concernono il potere decisionale sul loro corpo, in modo da garantire loro una sessualità libera e scevra da costrizioni di alcun genere. 

Gli Stati firmatari devono garantire il pieno accesso all’educazione del più alto standard possibile, rendendo la scuola, e la strada per essa, luoghi il più possibile sicuri per donne di tutte le età. 

Viene sottolineata, nelle a greed conclusions, la fondamentale importanza rivestita dai media e la necessità da parte degli Stati membri di promuovere attraverso questi una figura della donna non stereotipata o mercificata, formando a tal fine coloro che lavorano per i media in modo da sensibilizzare anche il grande pubblico alle tematiche sulla violenza di genere.  

Vengono inoltre promossi investimenti da parte degli Stati membri al fine di creare una rete di supporto che includa anche centri antiviolenza, soluzioni abitative a lungo termine e supporto sanitario, sociale e psicologico completo per le vittime di violenza o abusi. 

La Commissione auspica che vengano condotte sempre più indagini riguardanti la violenza contro le donne per poterne conoscere le cause e le possibili soluzioni, anche attraverso raccolte di dati, la creazione di statistiche e la loro diffusione. 

Viene affermata infine l’importanza di porre fine alla violenza contro donne e fanciulle per estirpare dalle radici la povertà e la diseguaglianza di genere, con le loro relative conseguenze per un futuro di parità e pace.