lunedì 16 settembre 2013

Death penalty not to end crimes against women in India

Amnesty International today said that far reaching reforms, instead of capital punishment, is needed to tackle violence against women in India.

Reacting to a Delhi court's decision to hand death penalty to the four convicts in the December 16 gangrape-cum-murder case Tara Rao, Director, Amnesty International India said, "The rape and murder of the young woman in Delhi last year was a horrific crime and our deepest sympathy goes out to the victim's family. Those responsible must be punished, but the death penalty is never the answer."

Commentando le quattro condanne a morte emesse oggi a Nuova Delhi per uno stupro di gruppo commesso nel dicembre 2012, Amnesty International ha dichiarato che profonde riforme istituzionali e procedurali, e non la pena capitale, occorrono per stroncare l’endemico problema della violenza contro le donne in India. Il tribunale ha giudicato colpevoli i quattro imputati di stupro di gruppo, omicidio e altri reati. Un altro imputato, 17enne, è stato condannato a tre anni di carcere. Un quinto accusato era stato trovato morto in cella il 10 marzo. “Lo stupro e l’uccisione della giovane donna fu un crimine orribile, per cui rivolgiamo la nostra più profonda solidarietà ai familiari della vittima. I responsabili devono essere puniti ma la pena di morte non è mai la risposta” – ha dichiarato Tara Rao, direttore di Amnesty International India